RENATO SCLAUNICH, ITALIA

Poesia lineare, concreta, sonora, visiva, in scatola e concettuale. Un’opera di contaminazione che il mondo dell’arte fa vivere in una dimensione spesso confusa. Anche per la poesia il dibattito è stato aspro e ancora lo è. Ma la poesia visiva ha raggiunto la sua maturità. Una maturità che ci protegge da deviazioni che possano creare discussione sulla sua essenza. E’ l’evoluzione del sistema di stampa che ha portato i poeti visivi e Renato Sclaunich a riscoprire le lettere, la parola, la cifra offrendo nello stesso tempo al poeta un uso inversamente proporzionale. Addirittura la non lettura è diventata spesso causa di poesia. Un messaggio poetico d’impatto in un equilibrio di sintesi figlio dell’arte minimale, dell’arte povera ma soprattutto concettuale.